Il Viaggio di Elena – Ex Convento del Ritiro- Siracusa 24/05 – 24/07

Il viaggio di Elena

All’Ex Convento del ritiro la mostra, dedicata alla tragedia di Euripide è un omaggio    alla bellezza femminile in continua evoluzioni ma con radici ben salde tra mito e realtà.

Siracusa, 24 maggio 2019–Si svolgerà nella prestigiosa sede dell’Ex Convento del Ritiro di Ortigia la mostra “il viaggio di Elena” degli artisti Andrea Chisesi e Stefania Pennacchio, l’esposizione – realizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Siracusa con la collaborazione della Pro Loco  in programma dal 24 maggio al 24 luglio – presenterà opere che intendono riproporre un itinerario dalle radici del mito alla modernità della cultura contemporanea.

Le quaranta opere, disposte nella cappella del piano nobile del Convento del Ritiro, scandiscono le fasi temporali della tragedia Euripidea sottolineando la visione contemporanea della personalità metà dea, metà donna.

 L’educazione al patrimonio culturale del passato è stata quasi sempre associata all’idea di insegnamento e alla dimensione della memoria intesa come testimonianza. Secondo Esiodo, le Muse sono figlie di Zeus e di Mnemosine, ovvero dell’energia creatrice e della capacità di ricordare, assumendo quindi una connotazione matriarcale; è giunto però il tempo di restituirgli la componente maschile, paterna.

Senza dubbio l’artista contemporaneo rappresenta il migliore attore per operare il recupero degli insegnamenti del passato artistico quale ispirazione per il presente: nella sua pratica di attualizzazione, infatti, egli svolge un’ineludibile funzione pedagogica e didattica. 

Proprio la prospettiva che parte dall’arte del passato è quella che artisti di un passato più vicino alla contemporaneità hanno percorso e percorrono nel senso di un moderno aggiornamento; la persistenza dell’antico è talmente presente da essere quasi divenuta uno slogan. 

La mostra intende indagare i modi e le forme attraverso le quali un artista contemporaneo può trarre ispirazione dall’antico, creando così un ponte tra i secoli che contribuisca ad avvicinare opere del passato, a rinegoziarne il senso e a valorizzarne la testimonianza.