Street Home – Castel dell’Ovo – 30/Agosto al 15/Ottobre – Napoli
Street Home
Castel dell’Ovo – Napoli
30/Agosto – 15/Ottobre
A cura di Marcella Damigella
Napoli: immagini e contaminazioni dalla strada alla casa
Angoli di città, persone sconosciute, vicoli e paesaggi sono da sempre al centro dell’obiettivo di Andrea Chisesi. Raccontare fotografando una città attraverso le immagini di essa è alla portata di tutti, saper catturare le parti più nascoste è però opera di pochi. Al di là del dato estetico e mnestico, il progetto di Street Home pone le basi per qualcosa di più originale e propulsivo.
È vero, la Street Art ormai è cool, è un trend che sta diventando parte integrante del nostro modo di vivere, ma vedere quella stessa bellezza passare dai muri dentro a un museo ha un significato potentissimo. Si comunica qualcosa di ancora più nuovo.
Fino a che l’arte parla nei soliti canali istituzionali (musei, gallerie) non innesca certi processi che sembra avvengano soprattutto in luoghi pop. Ecco che partire dalla strada, lavorare direttamente dentro a un territorio, respirare da vicino una città, toccare i “bassifondi” fuori dal perimetro museale vuol dire dare voce e far sviluppare nuove dinamiche artistiche che poi vengono esposte nel museo della stessa città. Per queste ragioni Street Home non è solo una mostra , ma un esperimento che vede la contaminazione senza tempo attraverso il tempo.
Andrea Chisesi ha visitato Napoli ha strappato i suoi manifesti, con il suo bottino di ricordi e con gli scatti fotografici realizzati nei posti caratterizzanti il cuore della città è tornato a casa, portando con sé la sua Napoli.
Le opere che traggono la loro forza intrinseca nella preparazione attraverso i manifesti e le sue preparazioni pittoriche, restituiscono all’opera una parte autentica del luogo, un pezzetto di esso che rimane all’interno del quadro.La ricerca artistica mira quindi alla contaminazione visiva delle strade vissute da tutti e aperte a tutti, riaccendendo quindi una discussione già attiva da tempo: quanto un’opera d’arte è connessa o sganciata dal suo territorio? Che tipo di rapporto si deve instaurare se si tratta di public art? E soprattutto cos’è l’arte? Quali sono i suoi valori nel mondo contemporaneo? Temi scottanti che da sempre infuocano i salotti dell’arte.
L’Arte pubblica è diversa da quella dei musei? Deve per forza riqualificare uno spazio urbano? O cos’altro può offrire? Negli ultimi anni, col crescere del fenomeno della street art siamo sempre più soggetti a un “inquinamento visivo” però i murales fotografici di Andrea non vogliono limitarsi a questo. L’intenzione è quella di spingersi oltre, con la brama di ridare sacralità a un luogo, fornendo oltre a un senso di riqualificazione degli spazi vissuti quotidianamente anche l’introduzione provocatoria di crash visivi e corto circuiti fotografici.
Le opere murali hanno ormai sdoganato l’arte di strada rendendola accessibile al pubblico . Ma l’esperimento di Street Home è appena iniziato e non è possibile immaginare dove porterà in futuro . Dopotutto si è passati dalla street Art di Banksy, cioè da qualcosa che prima non era neppure legale a vedere intere città con i muri dipinti. Se, come è noto, la street art sta investendo radicalmente il concetto di arte, dove ci porterà la street Home? Il viaggio è appena cominciato!